Sapevi che esiste una fobia legata agli specchi?
Si chiama EISOPTROFOBIA ed è la paura persistente, irrazionale e ingiustificata degli specchi, o di vedersi riflessi in uno specchio.
Le persone che soffrono di questa fobia sentono un'ansietà indebita guardandosi allo specchio, pur rendendosi conto che le loro paure sono irrazionali. Per via di una diffusa base superstiziosa, gli eisoptrofobici possono preoccuparsi che rompere uno specchio possa portare sfortuna o che guardarsi allo specchio li metterà in contatto con un mondo sovrannaturale/parallelo sito "al di là" dello specchio. Gli specchi e altre superfici riflettenti sono da tempo associate a ciò che è strano o bizzarro.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Eisoptrofobia
Si chiama EISOPTROFOBIA ed è la paura persistente, irrazionale e ingiustificata degli specchi, o di vedersi riflessi in uno specchio.
Le persone che soffrono di questa fobia sentono un'ansietà indebita guardandosi allo specchio, pur rendendosi conto che le loro paure sono irrazionali. Per via di una diffusa base superstiziosa, gli eisoptrofobici possono preoccuparsi che rompere uno specchio possa portare sfortuna o che guardarsi allo specchio li metterà in contatto con un mondo sovrannaturale/parallelo sito "al di là" dello specchio. Gli specchi e altre superfici riflettenti sono da tempo associate a ciò che è strano o bizzarro.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Eisoptrofobia
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Curiosita' #1
Posted on 23/11/18
Sapevi che dopo un'amputazione il paziente continua a 'sentire' l'arto ed ha la sensazione di muoverlo e addirittura puo' accusare delle sensazioni di dolore?
Si chiama sindrome dell'arto fantasma ed e' una sensazione del tutto normale che non ha nulla a che fare con disturbi psichici ma e' legata alla propriocezione dell'individuo.
Non e' ancora del tutto chiaro se questa sindrome sia dovuta alla persistenza di stimolazioni elettriche a livello del moncone o se sia il cervello stesso (e in particolare la corteggia prefrontale, dove risiedono delle 'mappature' del corpo) a riuscire a stabilire connessioni con l'esterno.
In ogni caso il neuroscienziato indiano Vilayanur S. Ramachandran, e' riuscito ad escogitare un metodo per aiutare i pazienti almeno dal punto di vista psicologico con la cosiddetta "mirror box".
Per quanto possa sembrare sorprendente, il semplice utilizzo di una scatola dotata di uno specchio, in grado di dare al soggetto l'impressione di vedere il proprio arto fantasma nell'immagine riflessa dell'arto sano, sembra aver portato numerosi benefici ai pazienti afflitti da paralisi e dolori all'arto illusorio. Il fatto stesso di fornire un feedback visivo dell'arto in movimento sembra poter agire sui circuiti cerebrali tanto da variare la mappa corporea.
Si chiama sindrome dell'arto fantasma ed e' una sensazione del tutto normale che non ha nulla a che fare con disturbi psichici ma e' legata alla propriocezione dell'individuo.
Non e' ancora del tutto chiaro se questa sindrome sia dovuta alla persistenza di stimolazioni elettriche a livello del moncone o se sia il cervello stesso (e in particolare la corteggia prefrontale, dove risiedono delle 'mappature' del corpo) a riuscire a stabilire connessioni con l'esterno.
In ogni caso il neuroscienziato indiano Vilayanur S. Ramachandran, e' riuscito ad escogitare un metodo per aiutare i pazienti almeno dal punto di vista psicologico con la cosiddetta "mirror box".
Per quanto possa sembrare sorprendente, il semplice utilizzo di una scatola dotata di uno specchio, in grado di dare al soggetto l'impressione di vedere il proprio arto fantasma nell'immagine riflessa dell'arto sano, sembra aver portato numerosi benefici ai pazienti afflitti da paralisi e dolori all'arto illusorio. Il fatto stesso di fornire un feedback visivo dell'arto in movimento sembra poter agire sui circuiti cerebrali tanto da variare la mappa corporea.
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Un ABC
Posted on
Archimede:
secondo la leggenda incendiò le navi Romane con degli specchi orientati in modo da dirigere i raggi del sole verso i nemici
Biancaneve:
nella nota fiaba, la strega cattiva antagonista della bella Biancaneve, era solita rivolgere al suo specchio magico la domanda "specchio, specchio delle mie brame, dimmi chi è la più bella del reame?"
Caleidoscopio:
apparecchio ottico costituito da due o più specchi piani disposti ad angolo, chiusi entro un cilindro e paralleli al suo asse i quali, grazie ad un gioco di riflessioni multiple, sono in grado di fornire, per la disposizione casuale di vetrini o altri piccoli elementi colorati, eleganti svariatissime forme
esempio di immagine visibile al caleidoscopio |
Diavolo:
è credenza popolare che il Diavolo così come altre creature quali streghe e vampiri, in quanto privo di anima, non possa riflettersi allo specchio
Eulero:
lo specchio (o disco) di Eulero e' un giocattolo educativo scientifico utilizzato per illustrare e studiare il sistema dinamico di un disco rotante su una superficie piana.
https://www.youtube.com/watch?v=z_lf5pCZrqs
Fuoco:
e' il punto immagine di raggi provenienti dall'infinito, paralleli all'asse ottico
Galleria degli specchi:
la Galleria degli specchi è la stanza più celebrata della reggia di Versailles; fu utilizzata per numerose cerimonie durante l'Ancien Régime ed era un simbolo della potenza del monarca assoluto.
Huawei Ascend P6:
la nota società di telecomunicazioni cinese ha commercializzato nel 2013 questo smartphone che aveva una delle fotocamere interne migliori del momento tant'è che nel video spot aveva insistentemente fatto uso di specchi proprio per ribadire la qualità dell'immagine.
Rif: https://www.youtube.com/watch?v=zccf3b5MhUs&feature=youtu.be
Iside:
lo specchio di Iside e' un itinerario di arrampicata nelle Alpi piemontesi che va da Forno Alpi Graie al Santuario della Madonna Nera.
Lacan:
Jacques LACAN fu uno pscichiatra francese che introdusse nella teoria Freudiana la "fase dello specchio", momento in cui il bambino tra i 6 e i 18 mesi di vita si guarda nello specchio e da' segno di riconoscere la propria immagine.
Medusa:
secondo la mitologia greca era una delle tre Gorgoni che aveva il potere di pietrificare gli uomini con un solo sguardo. Fu uccisa da Perseo tramite uno stratagemma: il giovane utilizzò il proprio scudo come specchio per non guardare direttamente Medusa e poi la decapitò.
scudo con testa di Medusa, 1597, Caravaggio |
Neuroni specchio:
i neuroni specchio sono una classe di neuroni che si attiva sia quando un individuo esegue un'azione, sia quando un individuo osserva la stessa azione compiuta da un altro soggetto.
Orologio a luce:
fu introdotto da Einstein per spiegare lo spazio-tempo e consiste di due specchi paralleli posti ad una distanza d inizialmente fermi. Un raggio di luce viene fatto partire dal punto A e viene riflesso in B ritornando di nuovo in A percorrendo una distanza totale 2d. Nella seconda immagine invece uno specchio è in moto relativo rispetto all'altro: stavolta la distanza percorsa dal raggio luminoso sarà maggiore.
Poppa:
lo specchio di poppa è il nome dato alla parte estrema terminale della poppa
Quasimodo:
Salvatore QUASIMODO è stato premio Nobel per la letteratura nel 1959 ed è l'autore della poesia "Specchio":
Ed ecco sul tronco
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.
azienda italiana che dal 2016 si occupa della produzione di vetro e specchi esportando in tutta Europa.
Sito internet: http://ruke.eu/it/
Shintoismo:
in questa religione lo specchio è il simbolo più diffuso, tanto che può talvolta diventare oggetto di culto
Trucco:
esistono numerosi tipi di specchio appositamente studiati per il make-up
Unghia:
esiste un particolare tipo di design di specchi che prende il nome dalla sua forma
Venere:
l' effetto Venere è un fenomeno della psicologia della percezione così chiamato a causa dei vari dipinti in cui la dea si riflette allo specchio. L'osservatore solitamente crede che Venere stia osservando il suo riflesso e invece dato che l'osservatore vede il volto di Venere allo specchio, la dea sta effettivamente guardando l'osservatore o il pittore.
"Venere allo specchio" di Tiziano |
Ziegler:
lo specchio di Ziegler è un semplice strumento diagnostico ed ormai obsoleto utilizzato dai dottori per esaminare orecchie naso e gola
- “Manuale di ottica”, Giusfredi Giovanni, Springer 2015
- “So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio”,Rizzolatti G. Sinigallia C., Cortina Raffaello 2005
- “Biancaneve”, Locatelli L., Mondadori 2008
- “La bella e la bestia”, Piumini Roberto, EL 2013
- “Angelo Fuga: i suoi specchi ed il suo laboratorio in Murano”, Zanetti Vincenzo, Tip. di Gaetano Longo 1874
- "Storia dello specchio", Sabine Melchior-Bonnet, edizioni Dedalo 1994
LUIGI VALENTINO BRUGNATELLI
Nato a Pavia il 14 febbraio 1761, fu farmacista e inventore italiano.
Si laureò in medicina nel 1784, esercitò per qualche tempo la professione medica ma senza mai abbandonare la sua passione per la chimica tant'è che nel 1796 divenne titolare dell'insegnamento di chimica presso l'ateneo pavese.
Amico personale di Alessandro Volta, lo accompagnò a Parigi nel 1801 per illustrare l'invenzione della pila. Nel 1802 effettuò con successo i primi esperimenti di doratura mediante galvanoplastica di cui oggi è riconosciuto il vero inventore.
Grande divulgatore scientifico, fu anche autore di diverse pubblicazioni e si preoccupò di far conoscere anche in Italia la nuova nomenclatura introdotta nella chimica da Lavoisier.
Morì a Pavia il 24 ottobre 1818.
Galvanoplastica: è un processo elettrochimico che permette, attraverso l'elettrolisi, di ricoprire con un deposito metallico un oggetto non conduttore o di riprodurre in metallo la forma di un oggetto non metallico. Grazie a questo processo di produzione nel XIX secolo il costo degli specchi è radicalmente calato
I primi specchi erano pezzi curvi di metallo super lucidato, poi nel XIV secolo i Veneziani inventarono gli specchi di vetro grezzo ma solo nel 1835 un chimico tedesco realizzò lo specchio in argento che tutti noi conosciamo.
Uno specchio nasce come vetro trasparente che viene poi pulito spruzzandogli sopra acqua e ossido di celio (polvere derivata da un tipo di pietra) al fine di rimuovere ogni agente contaminante.
lavatrice orizzontale per lastre di vetro |
spruzzatura della lastra |
Dopo un lavaggio in acido per rimuovere ogni residuo metallico, il pannello viene ispezionato e se supera questo step può essere tagliato con una ruota metallica in carburo guidata da un software di precisione.
Tra le aziende italiane che si occupano della produzione di specchi abbiamo Inda, nata inizialmente come impresa artigiana a Caravate (VA) nel 1944 e che negli anni è riuscita a farsi spazio affermando il design made in Italy ed arrivando ad avere delle filiali anche in Germania, Spagna, Olanda, Francia e Austria.
Questa azienda mira sopratutto alla qualità per differenziarsi dalla concorrenza e pertanto cerca sempre di trovare la miglior soluzione per i materiali impiegati.
Riferimenti: http://www.inda.net/it/homepage
In design featured grafica invenzioni materiali mirror progresso
L'innovazione e i brevetti
Posted on 19/11/18
Esistono innumerevoli brevetti e invenzioni legate allo specchio. Di seguito ne indichiamo alcune, simboliche, che possono essere legate al design o alla funzionalità dello stesso:
Nome: rounded-edge lighted mirror
Numero brevetto:USD707454S1
Inventore: Bruce Pitot
Data:31-08-2012
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Nome: Tri-fold mirror
Numero brevetto:USD543707S1
Inventore: Sik Leung Chan
Data:29-12-2004
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Nome: Dental mirror
Numero brevetto:US4629425A
Inventore: Steven G. Detsch
Data:16-01-1985
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Mentre durante il Rinascimento le vedute all'aperto potevano anche essere di fantasia, dal XVIII secolo cominciano a diffondersi le viste dal vero e dunque nascono le "camere oscure" (come quella sopra) che sfruttavano il riflesso di uno specchio posto alla sommità della camera per ottenere riflessa sul foglio dell'artista (vedutista) un'immagine quanto più possibile chiara che poi veniva ricalcata sul foglio e successivamente dipinta.
Un altro esempio tipico di questo periodo prefotografico è il cosiddetto specchio di Claude (o black mirror), ampiamente utilizzato dai pittori per rendere al meglio grandi spazi all'aperto. Si trattava di piccoli specchi neri e convessi, tascabili, che riuscivano ad attenuare la saturazione del colore grazie alla prospettiva distorta con una perdita di dettaglio (soprattutto le ombre) ma un'unificazione nella linea e nella forma.
In basso abbiamo un black mirror e un dipinto di Claude Laurrin ("Panorama con Enea a Delos", 1672) da cui lo specchio prende il nome.
Sapevi che la maggior parte degli animali non è capace di riconoscere la propria immagine riflessa allo specchio?
Ci riescono solamente alcuni tra cui i delfini, gli elefanti e i grandi primati.
Degli studiosi hanno piazzato uno specchio nel bel mezzo della foresta Amazzonica e hanno studiato le reazioni degli animali. Guarda il video di National Geographic!
L'autoriconoscimento presuppone la coscienza di sé e dunque della propria immagine allo specchio. In genere l'animale che si autoriconosce comincia ad assumere posizioni innaturali e comincia a ripeterle più volte oppure assume delle strane pose per vedere parti del corpo altrimenti nascoste.
DESIGN: Luca Roccadadria
PRODUTTORE: Riflessi s.r.l.
DESCRIZIONE: specchio con cornice in metallo vernicaito finitura oro rosa o grafite.
SITO INTERNET: https://www.riflessi.it/specchio-con-cornice-in-metallo-lumiere/#1533568454031-50505e6a-91e5
SCHEDA TECNICA:
Sapevi che il simbolo della femminilità è una stilizzazione dello specchio portatile della dea Venere?
I due bracci invece, di dimensioni uguali, si riferiscono ai due livelli della conoscenza: materiale (in orizzontale) e spirituale (in verticale).
Nell'araldica, la figura medievale della sirena è tradizionalmente rappresentata nell'atto di pettinarsi con una mano e reggendo uno specchio nell'altra. Questo è simbolo di eloquenza e persuasione.
44: il numero dello specchio nella smorfia napoletana (se lo rompi il numero diventa 36)
170(euro): il prezzo dello specchietto retrovisore sinistro di una Fiat 500 elettrica ultimo modello
1: "Uno specchio limpido", libro del mistico indiano Osho, Mondadori editore
183(cm): grandezza dello specchio metallico più grande al mondo. Fu utilizzato nella scoperta della forma a spirale delle galassie.
(http://www.guinnessworldrecords.com/world-records/largest-mirror-made-from-metal)
(http://www.guinnessworldrecords.com/world-records/largest-mirror-made-from-metal)
Blue Oyster Cult, "Mirrors", 1979 |
Francesco De Gregori, "Catcher in the sky", 1990 |
The Garden, "Mirror might steal your charm", 2008 |
Pop Evil, "Lipstick on the mirror", 2008 |
Vinicio Capossela, "Canzoni a manovella",2000 |
<<Nulla atterrisce più di uno specchio una coscienza non tranquilla>>
<<La bellezza è l'eternità che si mira in uno specchio>>
vespa 50:
mio padre mi ha insegnato a guidare la sua (rigorosamente truccata) quando avevo solo 12 anni.
(Sortino, 2010)
ginocchiere da pallavolo:
mi ricordano il mio sport preferito
(Sortino, 2008-2016)
maglietta trust me I am an engineer:
regalatami dal mio compagno di classe l'ultimo anno di liceo quando avevo finalmente deciso cosa fare della mia vita
(Siracusa, 03-06-2017)
braccialetto con coccinella:
la mia migliore amica me lo regalò la sera prima della mia partenza per Torino come buon auspicio per i miei studi.
(Sortino, 29 settembre 2017)
rosa rossa:
il primo regalo del mio ragazzo
(Torino, novembre 2017)
Diabolik, "Il genio del delitto", 1963
Soggetto/sceneggiatura: A. e L. Giussani
Disegni: Muzzi
Casa editrice: Astorina
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Walt Disney's Donald Duck, "The swimming pool", 1989 Autore: Carl Barks Numero: 274 Casa editrice: Gladstone |
Wonder woman, "The face in the mirror", 1984 Autore: Dan Mishkin Disegni: Don Heck Numero: 315 Casa editrice: Alan Gold |
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